Library
The collections
Nata con il Conservatorio nel 1808, la Biblioteca si è sviluppata grazie alla lungimiranza delle successive amministrazioni che la ritennero costantemente risorsa fondamentale per la didattica, per la formazione musicale degli allievi e per l’aggiornamento dei docenti, nonché sede di conservazione dei documenti musicali prodotti dalla Scuola.
Il primo nucleo della Biblioteca risale al 1809 ed è costituito dai 12 magnifici volumi in-folio dei Principes Elémentaires de Musique, ovvero dai metodi per i vari strumenti, per lo studio del Canto e dell’armonia, usati presso il Conservatoire di Parigi, e donati da Eugenio de Beauharnais al Conservatorio milanese.
In effetti se durante l’epoca napoleonica i Méthodes costituivano elementi rappresentativi e ufficiali della cultura musicale francese, il primo acquisto della Biblioteca venne scelto e deciso nel 1808 dalla dirigenza del Conservatorio, ed era costituito dagli otto volumi dell’Estro poetico armonico, ovvero dalla raccolta della Parafrasi dei Salmi tradotti in italiano da Girolamo Ascanio Giustiniani e messi in musica da Benedetto Marcello (1776), opera all’epoca ritenuta una sorta di archetipo della musica, indispensabile pertanto alla cultura e alla formazione musicale tout court.
Inoltre va notato che se nei decenni successivi alcuni dei Méthodes vennero tradotti in italiano, proprio nello stesso 1808 Giovanni Ricordi fondò la sua casa editrice musicale e cominciò a pubblicare i metodi adottati o scritti dagli stessi docenti del Conservatorio: per esempio dal violinista Alessandro Rolla, dal cantante Gaetano Nava, dal pianista Francesco Pollini e dal compositore e primo censore del Conservatorio Bonifazio Asioli.
Per quanto riguarda l’aspetto conservativo dei documenti della Biblioteca, risale al 7 marzo 1808 una norma firmata dal Viceré secondo la quale “Si tiene nella Biblioteca di Musica del Conservatorio una copia di qualunque composizione, che venga fatta dagli Alunni”, norma a tutt’oggi vigente seppur limitata alle composizioni degli esami di diploma.
Alle acquisizioni si aggiunsero poi nel corso dei decenni le numerose donazioni, comprendenti anche fondi documentari prodotti dalle attività di personaggi variamente legati alla musica, oltre a decreti governativi volti ad arricchire la biblioteca come il provvedimento del 31 gennaio 1816, in vigore fino al 1856, che stabilì che i copisti dei teatri dovessero consegnare alla Biblioteca del Conservatorio una copia di tutte le opere scritte per i teatri regi milanesi della Scala e Canobbiana. Nel 1850 un altro decreto governativo stabilì la cessione alla Biblioteca del Conservatorio di tutte le copie di musica ricevute per diritto di stampa dalla Biblioteca Nazionale Braidense e dalla Biblioteca Universitaria di Pavia fino al 1850.
È disponibile una presentazione del Conservatorio e della Biblioteca sul portale Archivi della Musica, iniziativa promossa dalla Direzione generale archivi (DGA) per organizzare secondo criteri tematici il multiforme patrimonio documentario presente all’interno del Sistema archivistico nazionale (SAN)